Conferenza su Teresa dʼAvila e Ignazio di Loyola a Porto Santo Stefano
La sera di sabato 7 settembre a Porto Santo Stefano si è tenuta una conferenza sul tema della psicologia e spiritualità alla scuola di Santa Teresa dʼAvila e SantʼIgnazio di Loyola, che ha visto gremita la Sala della Comunità Santo Stefano nellʼascoltare lʼintervento del relatore, Dott. Giorgio Paglia, consulente direzionale e Presidente di Strategy & People, affiancato dal parroco don Sandro Lusini, scrittore e direttore della Scuola di Teologia "Don Maurilio Carrucola". Durante lʼincontro sono state proiettate diverse foto realizzate da don Sandro, in occasione dei suoi pellegrinaggi a piedi nei cammini spagnoli, sulle orme di questi due santi. Nellʼintroduzione sono emersi alcuni aspetti della vita di queste due colonne della Chiesa: grandi mistici e autori di importanti opere letterarie e di spiritualità, pellegrini, missionari e difensori della fede cristiana; due religiosi, Teresa carmelitana e riformatrice del Carmelo, Ignazio gesuita, fondatore della Compagnia di Gesù, di cui fa parte lʼattuale papa Francesco. È curioso scoprire che entrambi vennero proclamati santi da papa Gregorio XV il 12 marzo 1622, insieme a Francesco Saverio, Filippo Neri e Isidoro di Madrid. Il relatore ha presentato i due santi, mettendoli a confronto e approfondendo due aspetti significativi che li vedono uniti, anche se non si conobbero personalmente: la psicologia e la spiritualità, che emergono dal loro cammino interiore o pellegrinaggio di conversione a Dio. Giorgio Paglia ha spiegato la sua scelta del tema, affermando la sua passione per la psicologia e la spiritualità, oltre che per la filosofia e la teologia. Ha evidenziato come sia Teresa che Ignazio, come esploratori e camminatori, abbiano aperto in modo pionieristico un percorso nuovo nella spiritualità, che li vede uniti innanzitutto dal filo conduttore della metafora del cammino. Inoltre ha proposto diverse prospettive, che vanno al cuore della spiritualità dei due santi, utilizzando a fondamento concetti psicologici e filosofici. Partendo da SantʼIgnazio ha affermato come questi nel suo cammino di conversione si sia posto il problema di scoprire quale era la volontà di Dio su di lui, quale scelta poteva compiere per far sì che la sua volontà fosse in armonia con quella divina. Questo tema dellʼunione delle due volontà si ritrova anche in Teresa dʼAvila, come in tutti i santi; entrambi hanno cercato di pensare come Dio, di cambiare la loro mentalità, orientandola a quella di Dio. Essi hanno affrontato un viaggio avventuroso dentro se stessi, alla luce della parola di Dio, alla scoperta del pensiero di Dio e della sua volontà. Entrambi i due eroi cristiani hanno descritto nelle loro autobiografie il loro viaggio interiore, Teresa su richiesta del padre spirituale ed Ignazio dei suoi compagni: la prima parla di orazione, intendendola come una relazione interiore con Dio allʼinterno del suo mondo interiore, fino alla settima stanza, al centro della propria psiche e del proprio spirito, in quel sacrario dove lʼuomo incontra Dio e decide il suo destino; il secondo parla di esercizi spirituali, paragonandoli agli esercizi fisici dei muscoli. Inoltre il Dott. Paglia ha offerto diversi spunti per la riflessione personale ed alcuni insegnamenti tratti da queste due figure, tra i quali quello dellʼorazione, o preghiera, come si definisce oggi il viaggio interiore, lʼatteggiamento o stile di vita a cui è chiamato ogni cristiano, che è un andare verso Dio, un ascoltare e parlare a Dio, riconoscendola come necessaria per la vita. Infine ha suggerito di leggere le autobiografie dei due santi e di ritagliarci dei momenti per noi stessi, per pregare e cercare di incontrare Dio, ciascuno attraverso la via che le è più congeniale, come il camminare e pregare nella natura, cercando di instaurare un rapporto di amicizia con Gesù, come faceva Teresa dʼAvila, immaginando delle conversazioni con Lui. Ringraziamo Giorgio Paglia per il suo interessante e prezioso intervento, apprezzato dallʼattento pubblico, che più volte ha risposto con entusiastici applausi.
Laura Metrano