Ministranti on the road

miele Sono scesi dagli altari delle parrocchie della nostra diocesi per ritrovarsi tutti insieme a Roma nell'ormai consueto raduno dei ministranti che si svolge di regola il 2 e il 3 gennaio di ogni anno. Anche in questo 2014 appena iniziato la tradizione è stata onorata e così i nostri chierichetti, zaino in spalla con tanto di veste dentro, hanno trascorso due splendidi giorni nella Città Eterna. Accompagnati da alcuni dei nostri sacerdoti hanno visitato non solo la piazza e la basilica di San Pietro, ma anche buona parte dei Giardini Vaticani. Qui hanno avuto modo di fare una preghiera alla Vergine Maria davanti alla riproduzione della grotta di Lourdes, edificata nel 1902, dove si conclude il mese Mariano con la suggestiva processione "Aux Flambeaux"; e di passare di fronte all'attuale dimora del Papa emerito Benedetto XVI , che, consapevole della presenza dei nostri ministranti, durante le sue preghiere ha dedicato un'intenzione proprio ai nostri ragazzi e alle loro famiglie. Al termine della visita sono stati ricevuti da sua eminenza il cardinale Angelo Comastri, che ha esortato i chierichetti a continuare a proseguire questa strada e i loro accompagnatori, tra cui i sacerdoti, dei genitori e alcuni giovani, a "coltivare" questi ragazzi ricordandogli sempre che Dio gli è vicino. Ritornati poi all'ostello delle Maestre Pie Filippini, i ministranti si sono sfidati in un avvincente gioco, basato sui programmi televisivi "Affari tuoi" e "L'Eredità", avente come tema la figura stessa del chierichetto. Il giorno successivo hanno compiuto un viaggio nella Roma Antica, attraversando i Fori Imperiali fino ad arrivare al Colosseo. Hanno inoltre visitato la Basilica di San Clemente soffermando la loro attenzione sul mosaico dell'abside a sfondo oro e raffigurante Gesù su una Croce ramificata che nell'iconografia cristiana è detta "albero della vita", definizione nettamente contrastante con il significato storico della croce ma contenente in sè un messaggio di speranza: usata infatti dai romani come strumento di tortura e di morte, per i cristiani rappresenta la morte di Gesù che con il suo gesto dona a noi la redenzione dei peccati e la vita eterna. Dopo una breve ma significativa tappa nell'Arcibasilica Papale di san Giovanni in Laterano, i ministranti hanno finalmente potuto servire la Messa celebrata nella cappella della Scala Santa, che nella tradizione cristiana, è la scala salita da Gesù per raggiungere l'aula dove avrebbe subìto l'interrogatorio di Ponzio Pilato prima della crocifissione. I ragazzi hanno poi fatto ritorno nei loro paesi di origine custodendo in sé un entusiasmo maggiore da donare anche ai loro "colleghi" ministranti che non hanno preso parte a questa esperienza.

 

Sofia Sartori

 

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