Conferenza di fine estate nel "salotto buono" di Porto S.Stefano - Karol il Santo: una presenza che ancora oggi produce frutti

OderLa sera del 12 Settembre a Porto S.Stefano si è tenuto l'ultimo incontro della programmazione estiva, promossa dalla Libreria Paoline di Orbetello, con Mons. Sławomir Oder, polacco, cappellano delle Suore dell'Immacolata presenti a Roma, il maggiore esperto e conoscitore della vita e dei miracoli compiuti da Giovanni Paolo II, avendone curato le cause di beatificazione e di canonizzazione: anni di studi sui testi del Pontefice polacco e di colloqui personali con quanti lo hanno intimamente conosciuto che sono alla base della sua profonda conoscenza di Wojtyla. Un evento che ha visto la presentazione del libro "Karol il Santo" delle Edizioni S.Paolo, scritto da Mons.Oder insieme a Saverio Gaeta, giornalista e vaticanista, vicedirettore di Credere e caporedattore di Famiglia Cristiana, acquistabile quella sera nel tavolo predisposto e presso la Libreria Paoline di Orbetello. Un incontro che non è stato solo la presentazione di un libro, bensì soprattutto un'occasione unica per conoscere la figura di un grande uomo e di uno straordinario Papa, che ora possiamo chiamare S.Giovanni Paolo II, che ha conquistato il cuore della gente di tutto il mondo e che continua ad essere una presenza che ancora oggi parla, insegna e produce frutti, e una testimonianza significativa e rilevante per l'intera umanità. L'incontro è consistito in un'intervista a Mons.Oder sull'infanzia e l'uomo Karol Wojtyla, che poi si è estesa agli anni del suo pontificato. Ci ha parlato della sua esperienza personale con il pontefice, suo connazionale, che lo stesso ha più volte incontrato e conosciuto; ci ha parlato anche del suo compito difficile ed impegnativo, ma allo stesso tempo affascinante ed emozionante, di postulatore nelle due cause che hanno portato alla beatificazione il 1° maggio 2011 e alla canonizzazione il 27 aprile 2014. Ci ha parlato delle molte sofferenze e perdite che ha subito in tutta la vita Karol Wojtyla, delle innumerevoli amicizie che ha mantenuto anche durante il suo pontificato, della sua devozione e consacrazione a Maria, del suo contributo al Concilio Vaticano II, dei diversi insegnamenti che ci ha lasciato: la fede in Cristo, l'abbandono alla volontà di Dio, la fiducia nella Provvidenza, la pace, il dialogo interreligioso, il perdono, la preghiera e il senso della sofferenza che lo ha portato a conformasi a Cristo crocifisso. Ha inoltre messo a confronto alcuni aspetti che lo accomunano alla figura di Giovanni XXIII, entrambi saliti lo stesso giorno agli onori degli altari, e a quegli aspetti che ha rivisto e riconosciuto in Papa Francesco. Racconti e testimonianze che lo stesso ha raccolto nel suo primo libro "Perché è Santo", nel quale ha presentato Giovanni Paolo II da tre punti di vista: l'uomo Wojtyla, il Papa e il mistico. Infine ha presentato il libro "Karol il Santo", impostato sotto forma di dialogo-intervista con Saverio Gaeta, dove c'è anche un itinerario biografico e alcune foto sia dell'infanzia che del pontificato, nonché una raccolta di testimonianze del pellegrinaggio della reliquia del sangue di Giovanni Paolo II e della sua accoglienza in tutto il mondo e di come la preghiera dinanzi alla reliquia abbia compiuto miracoli: ravvicinamenti alla fede, guarigioni e vocazioni. Una reliquia che è venuta anche a Porto S.Stefano nel dicembre 2011, dinanzi alla quale ci siamo raccolti in preghiera più volte, di cui Mons.Oder è il custode. Racconti di fatti realmente accaduti che sono il segno di una presenza che non è tramontata e che continua a suscitare emozioni e sentimenti. Ha sottolineato l'importanza del processo canonico che ha portato a riconoscere la santità di Giovanni Paolo II dinanzi alla Chiesa e al mondo intero, che in passato delle volte era sostituito dall'acclamazione popolare che poteva avvenire essendo stato acclamato "santo subito" fin dall'inizio; così non si è persa la possibilità di conoscere in profondità la vita, le virtù e la sua fama di santità, un tesoro inestimabile che non poteva rimanere nascosto, taciuto o, peggio ancora, perso. Ringrazio innanzitutto Mons.Oder per la sua presenza e disponibilità all'incontro e per la preziosa, profonda e toccante testimonianza che ha permesso di conoscere alcuni aspetti inediti e sorprendenti di Karol Wojtyla, che ne mostrano la santità, vissuta nella vita quotidiana nell'amore verso Dio e il prossimo, nel servizio alla Chiesa e nella testimonianza di fede, di speranza e di carità. Ringrazio inoltre Sr.Giovanna, delle Suore dell'Immacolata di Porto S.Stefano, per la collaborazione alla realizzazione dell'evento, che lo ha contattato e invitato. L'incontro si è concluso con la lettura di una preghiera del Card.Angelo Comastri a S.Giovanni Paolo II e il saluto a Mons.Oder che ha posto la dedica sul libro ai diversi partecipanti all'evento.

Laura Metrano

Articolo Toscana Oggi-Confronto del 21 Settembre 2014