CAMPI SCUOLA 2015

 

 

Anche quest’anno il campo scuola organizzato dalla parrocchia di Porto Santo Stefano si è svolto sull’Amiata, nel piccolo paese di Vivo d’Orcia, in una struttura di proprietà dell’Azione Cattolica della diocesi di Siena.
Seguendo il sussidio curato dalle Suore Apostoline e dal Centro Nazionale Vocazioni “E’ bello con Te!”, i 42 partecipanti, nel corso della settimana dal 27 Luglio al 2 Agosto, hanno dovuto affrontare un’importante missione: ritrovare la bellezza dello stare con Gesù, bellezza che il mondo ha smarrito perché ne sono stati rubati gli elementi fondamentali. Per ritrovare questi elementi di Bellezza i ragazzi sono stati seguiti da un’equipe formativa piuttosto varia formata da un sacerdote, don Gino, un seminarista, John, due catechiste e cinque giovani e sono stati divisi in quattro gruppi chiamati come i più noti investigatori e agenti segreti: James Bond, Sherlock Holmes, Jessica Fletcher e Detective Conan. 
Giorno per giorno, in seguito ad un’accurata indagine i ragazzi scovavano un “testimone di Bellezza” e lo interrogavano per riuscire a trovare un elemento sempre nuovo. Si sono così imbattuti nel Venerabile Maggiorino Vigolungo che ha insegnato loro l’importanza di “Progredire un tantino ogni giorno”, di essere protagonisti della propria vita a piccoli passi, perché ogni giorno può esserci qualcosa di nuovo che non c’era in quello precedente. Ed ecco trovato il primo elemento di Bellezza: la NOVITA’ che Gesù porta nelle vite di chi incontra.
I ragazzi si sono poi confrontati con Irene di Tessalonica, ragazza che, durante le persecuzioni dei cristiani ordinate dall’Imperatore Diocleziano agli inizi del 300 d.C., fu messa davanti ad una scelta cruciale: rifiutare per sempre la sua fede e l’amicizia con Gesù oppure essere condannata a morte. La giovane preferì il martirio e per questo è diventata testimone di AMICIZIA nei confronti di Gesù e del Vangelo.
Il terzo personaggio incontrato è stato il giovane giudice Rosario Livatino che per il suo coraggio di mettersi in gioco in prima persona e per la sua capacità di saper leggere tra le righe negli avvenimenti della vita di tutti i giorni è entrato nel mirino della mafia. Per questo è divenuto testimone di LIBERTA’, per ricordarci che Gesù ci lascia liberi perché ha fiducia nelle nostre capacità.
I giovani investigatori hanno poi avuto modo di ascoltare la testimonianza del Beato Zeffirino Namuncurà, giovane indios estremamente rispettoso delle tradizioni  e dei costumi della sua tribù di origine, tra cui il profondo rispetto nei confronti del capo famiglia. Zeffirino ci ha dunque insegnato l’importanza della FIGLIOLANZA, la capacità di essere dei buoni figli verso i nostri genitori, e della CONDIVISIONE, in quanto anche noi, come Gesù, siamo Figli di Dio.
Il quinto personaggio, LudovikoIbaraki, giovane martire giapponese, ha invece testimoniato la GIOIA che Gesù porta nel cuore e nella vita di chi lo accoglie.
Infine Carlo Acutis, giovane appassionato di informatica, ci ha rivelato di aver trovato nell’Eucaristia l’unico mezzo per vivere in profondità la nostra relazione con Gesù. Il PANE dunque, è il modo più sorprendente che Lui ha scelto per rimanere con noi.
Riscoperti tutti gli elementi di Bellezza, i ragazzi hanno finalmente potuto comprendere il significato e la profondità della frase che Pietro pronunciò sul monte Tabor quando davanti a lui, a Giacomo e  a Giovanni, Gesù si trasfigurò insieme ad Elia e a Mosè, facendo assaporare ai tre discepoli la serenità del Paradiso: “Maestro, è bello per noi essere qui” (Lc 9, 33).
La missione però non si è conclusa a pieno, infatti come i tre discepoli, seppur controvoglia, dovettero tornare in mezzo alla gente per testimoniare, anche ai ragazzi è stato affidato questo compito finale: dopo aver ritrovato la bellezza dello stare con Gesù è finalmente giunto il momento, una volta tornati a casa, di “seminarla” dovunque intorno a loro, di testimoniarla e di renderne partecipi gli altri perché nessuno si perda la grande Gioia che comporta stare con Gesù.

Sofia Sartori

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