Ingresso di don Gino Governi come parroco di Santa Fiora

Domenica 8 Novembre 2020, alla presenza del Vescovo Giovanni, Don Gino Governi ha fatto il suo ingresso ufficiale come nuovo parroco di Santa Fiora e Selva. Ad accompagnarlo fisicamente verso questo nuovo inizio c'erano il padre Elio, don Sandro, le suore dell'Immacolata, il Presidente della Confraternita di Misericordia Roberto Cerulli e altri pochi santostefanesi, in ottemperanza delle limitazioni imposte dalla pandemia. Spiritualmente però c'era tutta la comunità di Porto Santo Stefano: i membri dei gruppi e delle associazioni, i giovani, gli anziani e le famiglie a cui don Gino è stato vicino nei 21 anni di ministero nella nostra parrocchia e che in questo giorno così importante hanno comunque voluto dargli un segno della loro presenza, donandogli la casula verde che ha indossato durante la celebrazione e un calice d'argento con inciso sul fondo "Dono della Comunità di Porto Santo Stefano. 1999-2020". Ad accoglierlo nella Pieve di Santa Flora e Lucilla, situata nel cuore di Santa Fiora, vi erano i sacerdoti del vicariato della Montagna, il Sindaco, le suore Stimmatine e la comunità santafiorese tutta. Il benvenuto caloroso che il sindaco Federico Balocchi, suor Bernardina Fedeli e la presidente della corale Padre Corrado Vestri, in rappresentanza di tutti i parrocchiani, hanno riservato a don Gino è sicuramente il primo passo per una collaborazione feconda. Il Vangelo di Matteo (Mt 25, 1-13) proclamato durante la Messa ha inoltre ricordato l'impegno e la cura richiesta ai cristiani in preparazione dell'incontro con il Signore: in trepidante attesa dello sposo le vergini sagge si preoccupano di procurarsi l'olio per alimentare la fiamma delle loro lampade e illuminare il cammino verso le nozze, mentre le vergini stolte, incuranti, rimangono al buio e, quando finalmente riescono a raggiungere il luogo dove si trova lo sposo, trovano la porta chiusa. Compito del sacerdote è quello di trasmettere l'entusiasmo dell'attesa e la fiducia nella promessa che oltre il buio della notte c'è una porta aperta e delle braccia spalancate che ci aspettano. A don Gino va dunque il ringraziamento di tutta la comunità di Porto S. Stefano per aver condiviso con noi un po' del suo olio, per averci aiutato ad alimentare la luce delle nostre lampade ed aver reso il cammino un po' meno buio, ma soprattutto per averci resi così fiduciosi nella realizzazione della promessa che continueremo a farne scorta e a condividerlo, così che tutti possano essere ammessi alla gioia del banchetto nuziale.

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