Pellegrinaggio a Santa Fiora per la Festa diocesana della famiglia

Questʼanno ai ragazzi del primo anno di Cresima di Porto Santo Stefano è stato proposto un pellegrinaggio per tutta la famiglia a Santa Fiora sullʼAmiata, per terminare in bellezza il cammino annuale di catechismo e per incontrare altre famiglie della nostra Diocesi, condividendo con loro la Giornata diocesana della famiglia dal tema: "Formare una famiglia: il coraggio di sognare con Dio". Tale iniziativa è stata realizzata domenica 15 aprile, insieme ad altre due comunità parrocchiali, Orbetello ed Albinia, con le quali abbiamo condiviso il pullman e la bellissima esperienza. Arrivati a Santa Fiora, dopo lʼaccoglienza calorosa nella piazza Garibaldi da parte di tre bande musicali, abbiamo attraversato il suggestivo borgo, visitando con una guida alcune delle chiese artistiche della cittadina. Per prima la chiesa del Suffragio, risalente ai primi del 1700, ornata di stucchi e da uno scenografico altare maggiore, nella cui navata sono ospitati i "tronchi": le grandi croci monumentali portate nella processione folcloristica della Santa Croce del 3 maggio per la festa in onore del Santissimo Crocifisso, ritenuto miracoloso e venerato dalla popolazione locale, conservato nel santuario omonimo delle Cappuccine. È seguita la visita alla Pieve delle Sante Flora e Lucilla, patrone di Santa Fiora: una pieve romanica del XII secolo, avente nella facciata un rosone romanico e un portale rinascimentale riportante lo stemma della casata Aldobrandeschi-Sforza, le due nobili famiglie a cui è legata la storia della cittadina. Di particolare rilievo sono le diverse e preziose terracotte invetriate, realizzate da Andrea Della Robbia e dalla sua bottega nella seconda metà del 1400, su commissione dei Conti Sforza in ricordo dellʼerezione della chiesa in pieve. La loro posizione alle pareti interne della chiesa e intorno al pulpito, ha consentito di ammirarle bene da vicino e da più angolazioni. Qui abbiamo partecipato alla messa presieduta dal vescovo diocesano Padre Giovanni Roncari e concelebrata dal parroco di Santa Fiora don Giacomo Boriolo, affiancato dal padre diacono Carlo Boriolo, e da don Gino Governi di Porto Santo Stefano. Durante la celebrazione, che ha visto la comunità di Santa Fiora riunita e la partecipazione di molti fedeli provenienti da tutta la Diocesi, sono stati ricordati i motivi per i quali si festeggiava in questa domenica: innanzitutto la festa diocesana della famiglia, tanto che lʼomelia del Vescovo era rivolta alle famiglie per incoraggiarle ed invitarle alla speranza che viene da Gesù Cristo, il Dio fatto uomo che noi cristiani ricordiamo in questo periodo di Pasqua come il Risorto e il Vivente, compagno di cammino nelle strade della vita; poi il cinquantesimo anniversario di matrimonio di una coppia del luogo, che il Vescovo ha benedetto dinanzi allʼaltare, per mostrarla come motivo di gioia e di testimonianza per la nostra comunità diocesana; infine la ricollocazione nella Pieve del reliquiario con le reliquie delle Sante Flora e Lucilla, alla presenza delle autorità civili e religiose, posto sotto la pala della Madonna della Cintola, avvenuta al termine della messa, con la benedizione del Vescovo e la preghiera comunitaria rivolta alle due patrone, vergini e martiri, in segno di protezione e di affidamento. È seguito il pranzo al sacco nei locali parrocchiali; nel primo pomeriggio invece sono stati proposti due programmi: per i ragazzi i giochi a tema con gli educatori e per gli adulti lʼincontro curato dell'Associazione Nazionale A.Mar.Lui dei Beati coniugi Maria e Luigi Beltrame Quattrocchi, su questa prima coppia che San Giovanni Paolo II beatificò e portò ad esempio per tutte le famiglie cristiane. È stato un momento prezioso ed interessante di testimonianza e di riflessione sul significato del matrimonio cristiano, sullʼesperienza di vita di coppia orientata alla santità e sullʼimportanza dellʼeducazione cristiana in famiglia. Infine è seguita la visita alla chiesa della Madonna della Neve, del XV secolo, sotto la quale scorre lʼacqua del Fiora, ben visibile dal pavimento trasparente. Un piccolo gioiello che ha nella facciata una terracotta robbiana riproducente le sante patrone, mentre allʼinterno alcuni affreschi con figure di santi del pittore Francesco Nasini e unʼimmagine miracolosa della Madonna della Neve. Qui abbiamo pregato e, prendendo spunto dallʼacqua, abbiamo ricordato il nostro Battesimo, attraverso il quale siamo divenuti cristiani: momento che si è concluso con il canto e il ringraziamento per la bellissima giornata nella quale abbiamo fatto esperienza di fede, di comunione e di fraternità. Il programma è terminato con la visita allʼadiacente Peschiera: lo specchio dʼacqua che raccoglie le acque delle sorgenti chiare e fresche del Fiora, circondato dal verde dei castagni e dalle numerose piante del giardino, dove abbiamo incontrato diverse oche e trote che amavano mangiare il pane offerto dai visitatori. Infine ripreso il cammino, dopo una breve sosta alla Pieve per una foto di gruppo, abbiamo raggiunto il pullman per il viaggio di ritorno. Ringraziamo gli organizzatori di questa bella giornata, in particolare i responsabili della pastorale familiare diocesana e il parroco di Santa Fiora don Giacomo Boriolo per averci accolto e ospitato con disponibilità e generosità.