Sorelle dellʼImmacolata di Porto Santo Stefano Da Porto Santo Stefano a Bargone

Venerdì 27 luglio 2018 una rappresentanza della comunità parrocchiale di Porto Santo Stefano ha fatto visita al paese natale di SantʼAgostino Roscelli, fondatore delle Suore dellʼImmacolata, presenti nel capoluogo argentarino dal 1923, impegnate con umiltà e generosità nella scuola materna, nel servizio liturgico, nella comunione agli ammalati, nel catechismo e nellʼoratorio estivo. A conclusione dellʼesperienza oratoriale annuale, proposta nel mese di luglio, le suore hanno organizzato, in collaborazione con la Parrocchia, un pullman per andare a rendere omaggio al loro fondatore nel giorno in cui si ricordavano i 200 anni dalla sua nascita, avvenuta il 27 luglio 1818 a Bargone di Casarza Ligure: un piccolo paese dellʼAppennino ligure dellʼarcidiocesi di Genova. Arrivati a metà mattina abbiamo visitato lʼincantevole e suggestivo paese di Portovenere, al quale seguono le Cinque Terre, celebre e spettacolare zona della Liguria protetta da un parco nazionale. Abbiamo attraversato il paese fino ad arrivare allʼestrema punta, di fronte allʼisola Palmaria, dove si erge la chiesa di San Pietro, circondata quasi completamente dal mare. Alcuni hanno visitato anche la chiesa di San Lorenzo, posta nella parte alta del centro abitato, dove il gruppo ha consumato il pranzo al sacco. Un paese piccolo ma molto grazioso, che ricordava Porto Santo Stefano, per cui ci siamo sentiti come a casa. Nel primo pomeriggio il viaggio è proseguito fino alla mèta di Bargone, dove diverse immacolatine ci aspettavano per accoglierci calorosamente e mostrarci la loro Casa, posta allʼingresso del paese, fondata nel 1953. Da qui siamo andati a piedi a visitare la casa della famiglia Roscelli, a pochi passi dalla chiesa parrocchiale di San Martino, dove alle ore 16 è stata celebrata la messa, presieduta dal nostro parroco don Sandro Lusini e concelebrata dal parroco di Bargone, don Stefano Traini. Accompagnate e guidate dalle suore siamo entrate nelle stanze e abbiamo visto i luoghi dʼinfanzia di Agostino, come pure alcuni oggetti utilizzati dalla famiglia, la culla di quando era piccolo e il letto dove dormiva da adolescente; alle pareti si trovavano delle fotografie della natura e alcuni brani scritti dal Santo, che introducevano nel pensiero e nel carisma dellʼumile e povero prete. Egli maturò la sua vocazione in questi luoghi: qui trascorse lʼinfanzia tra la custodia del gregge paterno e lo studio, sotto la guida del parroco don Andrea Garibaldi; qui crebbe in un ambiente familiare colmo di amore e di profonda fede cristiana, trasmessi dai suoi genitori, poveri ed onesti contadini. Durante la messa è avvenuto un rito particolarmente significativo: le suore dellʼImmacolata hanno portato dellʼacqua proveniente dai 35 paesi dove hanno fondato le Case della loro Congregazione. A turno tutta lʼacqua è stata convogliata in una damigiana, posta ai piedi dei gradini dellʼaltare e benedetta, con la quale è stata aspersa lʼassemblea, in ricordo del Battesimo. Tutto ciò voleva significare che «la grazia della vita sacramentale ricevuta da SantʼAgostino Roscelli si è diffusa da quelle poche gocce versate sulla sua testa di bambino, fino a raggiungere paesi e continenti diversi, diventando non solo un ruscello (come suggerisce il suo cognome), ma un fiume di grazia», che ha inondato e benedetto le comunità immacolatine e i paesi dove si sono formate, facendosi segno dellʼamore di Dio per lʼumanità. Quel giorno tutti i partecipanti venuti da Porto Santo Stefano si sono uniti alla comunità di Bargone e alle suore dellʼImmacolata, accorse da tutta Italia per questo anniversario, partecipando anche al rito dellʼacqua, come unico gruppo venuto da fuori, mentre gli altri hanno onorato SantʼAgostino nel mese di agosto per la festa della Madonna della Guardia. Ci siamo sentiti vicini, onorati e lieti di condividere con loro la gioia e lʼemozione che provavano le immacolatine raccolte in preghiera in questo importante anniversario e nei luoghi cari al loro fondatore. Al termine della celebrazione ci siamo uniti ai gradini dellʼaltare per una foto di gruppo; tuttavia prima di ritornare al Monte Argentario le suore ci hanno offerto un rinfresco e una penna ricordo della giornata, ringraziandoci per la nostra partecipazione.

Laura Metrano